"Leggero come una farfalla, pungente come un'ape"...Lui era Cassius Clay...lei è Carolina Kostner. La sostanza non cambia.

La bolzanina di ferro, capace di risorgere in questo anno fantastico, fatto anche di un oro europeo a Sheffield (Inghilterra), dopo un periodo di appannamento che i maligni imputavano alla sua relazione "mediaticamente sovraesposta" con Alex Schwazer, ha trionfato su cinesi e giapponesi, specialiste storiche della disciplina.

Terza dopo il "programma corto", nel "lungo" non ha avuto rivali ed ha "arpionato" l'oro.

Una preparazione dura e maniacale in U.S.A., poi il ritorno in Europa e, ieri sera, a Nizza, in uno Stadio del Ghiaccio vestito a festa e ornato da decine di bandiere italiane, il trionfo. Inaspettato (la stessa Carolina alla vigilia aveva dichiarato che si sarebbe accontentata di un podio) e, quindi, ancora, più bello.

Basti pensare che l'oro mondiale nel pattinaggio di figura mancava, da sempre,  all'Italia che, dal 1906 (anno della disputa del primo mondiale) non aveva mai trionfato in questa disciplina fatta di evoluzioni, salti e piroette sul filo, è il caso di dirlo, di una lama d'acciaio.

L'esibizione di Carolina è avvenuta sulle note del concerto per pianoforte ed orchestra numero 23 di Mozart. D'altra parte tra "campioni" e "geni" ci si intende alla perfezione...

E ora? "Fatemi solo godere questo momento....". E via ad abbracciare Alex Schwazer (che la settimana scorsa ha fissato il nuovo record italiano sulla 50 km di marcia....). Anche lui pare "tornato" dopo una piccola crisi.