Quanto sembrano lontani i tempi di Deschamps...A Maggio 2004 i biancorossi allenati dall'ex iuventino "arpionavano" la finale di Champions con un gioco frizzante e sparagnino. Purtroppo in finale i "dragoni" del Porto allenati dall'emergente Mourinho passarono per tre a zero sulle teste dei giocatori monegaschi.

Ora dopo un paio di stagioni vivacchiate in Ligue 1, lo scorso anno è giunta l'inopinata retrocessione dopo trentaquattro anni di "massima serie francese", condite, come si diceva, da alcune partecipazioni europee che avevano lasciato il segno e dal lancio di talenti come Henry, Trezeguet e Giuly.

Ieri l'ennesima sconfitta al "Louis II" ha spalancato definitivamente il baratro della retrocessione in terza divisione (la nostra Prima Divisione, vecchia serie C).

Alla base di questo, una campagna acquisti sbagliata nella convinzione che trasformare Monaco in un cimitero degli elefanti calcistici (vecchie glorie della Ligue 1 senza più arte nè parte) bastasse per incutere timore a formazioni meno blasonate.

Così non è stato. Da ieri sera il pen'ultimo posto in Ligue 2. Il tempo per recuperare c'è ancora e non sono partite come quelle di ieri, contro una delle corazzate del campionato, il Bastia appunto, a dover determinare il rilancio dei monegaschi. Ma occorre una scossa. 

Un'ultima notazione: al capezzale dei monegaschi è giunto da qualche mese la vecchia gloria Marco Simone, il "trend" non è migliorato...Seguiremo gli sviluppi.