domenica 24 settembre 2023
26.01.2012 - Donatella Lauria

Incidenti, in aumento i motociclisti morti sulle strade delle Alpi Marittime

In meno di un mese il numero di motociclisti morti sulle strade delle Alpi Marittime è esploso. Sei morti in poche settimane, dall'inizio del 2012. Un dato sconcertante.
La lotta contro il crimine sulla strada sembrava, almeno in parte, vinta in Costa Azzurra. Ma i numeri attuali capovolgono questa ipotesi.
L'anno scorso i dati parlavano di 24 morti. Se le statistiche sono una scienza esatta, si potrebbero contare al 31 dicembre 2012 più di 80 centauri morti sulle due ruote.
Il numero di scooter, moto e altri "tre ruote", è il più grande in Francia.

Oltre il 15% di veicoli in Riviera sono due ruote, dove la media nazionale non supera il 2,5% al 3%. 

Marco Sessa, Federazione dei Motociclisti di Nizza, spiega: "per motivi legittimi di convenienza, o addirittura per il potere d'acquisto, centinaia di automobilisti si trasformano durante la notte in" bikers ". Comprano uno scooter o una "tre ruote", di solito senza una riga di comando. E, purtroppo, il risultato è tragico".

Il Capo di Stato Maggiore del Prefetto delle Alpi Marittime, Hugues Maleki, ha suggerito analizzando gli allarmanti numeri di quest'anno: "Le indagini che abbiamo condotto nelle ultime settimane dimostrano che il comportamento dei motociclisti non è un comportamento adeguato a causa  della velocità eccessiva. In più  la qualità delle strade e dei marciapiedi  sono un'ulteriore causa di queste tragedie. A partire dal gennaio 2010, sotto la pressione della Federazione Motociclisti, la legge aveva infatti previsto l'introduzione di un corso di formazione obbligatoria per tutti i nuovi proprietari delle due ruote".


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