Presentato al Consiglio Nazionale, nei giorni scorsi, il progetto di legge relativo al regime pensionistico monegasco.

Il contenuto, illustrato per grandi linee nel corso della consueta conferenza stampa mensile organizzata al Ministero di Stato monegasco, intenderebbe garantire per la durata di quarant'anni il servizio di prestazioni sociali ai lavoratori e pensionati regolati dal regime monegasco.

Secondo quanto dichiarato dal ministro Michel Roger e sottolineato dal consigliere Stephane Valerie, il progetto vorrebbe non intaccare il fondo riserva pur restando fedele a tre valori identificati nella solidarietà intesa come equa ripartizione tra le generazioni passate, presenti e future; condivisione, garantendo la contribuzione equamente suddivisa tra datori di lavoro e salariati; giustizia sociale, nell'interesse di chi ora percepisce una pensione e non deve temere di essere penalizzato dalle nuove regolamentazioni future.

Se, come più volte sottolineato dal consigliere Valeri, il sistema contributivo pensionistico monegasco risulta essere tra i migliori in Europa, è certamente interessante sapere che, rispetto ai cugini francesi, si è voluto consolidare a 60 anni il limite per usufruire delle prestazioni sociali.

Un bel traguardo se approvato dal Conseil National, che avrà come unica variabile, legittima del resto, il volume dei plafond legati al numero di versamenti effettuati nel corso dei prossimi anni: vale a dire che più aumenterà il bacino della forze lavoro retribuita in maniera trasparente e minori saranno i contributi da versare per ogni singolo lavoratore e datore di lavoro.

Da seguire quali saranno gli sviluppi...

(Fonte Amp Monaco)