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29.12.2011 - Alessandra Chiappori

Ponente ligure: un mare da conoscere e tutelare

Grande successo per la mostra “Sensazioni nel blu”. Dal CEA di Imperia arriva un segnale per la salvaguardia dei fondali marini del Ponente

Mostra videofotografica "Sensazioni nel blu"

Si è presto riempita di pubblico la piccola sala allestita presso Palazzo Tagliaferro di Andora per dare spazio alla mostra videofotografica "Sensazioni nel blu" organizzata dal Cea di Imperia con la collaborazione dell’Associazione sportiva dilettantistica Sport7 di Andora. Foto da mari tropicali, pesci e organismi viventi da barriera corallina, eppure si tratta di scatti effettuati rigorosamente sui fondali del Ponente Ligure, nelle zone che vanno all’incirca dall’Isola Gallinara fino a Imperia Oneglia. Una risorsa naturalistica pressoché sconosciuta, sede di una biodiversità importante, come hanno spiegato la dott.sa Monica Previati, biologa marina del Cea, e il dirigente del Cea di Imperia, il dottor Beppe Enrico, nell’ambito della presentazione del volume “Ponente nel blu”.

“Ponente nel blu esiste grazie all’Università di Genova e alla fondazione Carige – ha spiegato la dott.sa Previati -  è una sorta di manuale che ha la funzione essenziale di far conoscere i tesori di questo mare. Siamo convinti che per salvaguardare l’ambiente bisogna prima conoscerlo, e quindi parlare di mare, dell’importanza del mare per il Ponente che non ha niente da invidiare a Portofino. È un mare che va tutelato, ma per poter fare questo va prima conosciuto”.

Il Cea svolge un ruolo importante in questo senso, come ha spiegato il dirigente del centro di educazione ambientale di Imperia, il dott. Enrico “Esistono 23 Cea in Liguria, distribuiti presso gli enti della regione: i parchi naturali e le province, queste ultime dal 2005 coordinano l’attività anche a livello locale, ed ecco così i Cea di Genova, Savona e Imperia. Il nostro centro vuole diffondere la sensibilità all’ambiente e alle problematiche che lo riguardano e che si riversano sulla società. I Cea si occupano di ambiente a tutto campo: inquinamento, rifiuti, terra e anche mare. In questo senso molti di noi hanno avuto il privilegio di fare delle immersioni e scoprire che il nostro mare è molto più bello di quanto ci si possa immaginare. Da questa scoperta è nato l’interesse per far conoscere il nostro mare, ovvero tutelarlo. Dal 2005, con risorse risicate, lavoriamo per concretizzare questo progetto e per portare avanti il discorso della conoscenza del mare. Dai dati raccolti è poi nato “Ponente nel blu”, per documentare fondali che sono pressoché sconosciuti. Il libro è una guida e una testimonianza diretta di quello che c’è tra Cervo e Oneglia, un SIC – sito di interesse comunitario – inserito nella rete “natura 2000” per le sue peculiarità biologiche, che lo rendono un’eccellenza. In programma c’è un secondo volume che documenterà un altro SIC, quello da Porto Maurizio a San Lorenzo al mare: abbiamo tanti progetti in mente per questo che non è solo un lavoro ma una passione che ci rende protagonisti dell’esplorazione di un territorio alieno di fronte a casa nostra”.

È poi seguita una “visione guidata” dei filmati realizzati sui fondali ponentini da parte della biologa Monica Previati, che ha sviscerato il concetto di biodiversità descrivendo e facendo vedere quante e quali specie abitano i fondali, segno che “la molteplicità della vita è la salute della terra”. Purtroppo l’Italia, che ha un immenso patrimonio costiero, dedica ancora molto poco spazio alla tutela delle aree marine, forse per la distanza di questo tipo di ambiente da quello terrestre.

Si è parlato di posidonia oceanica come bioindicatore, importantissima pianta marina le cui foglie ora, nel periodo invernale, ricoprono le spiagge. Ma si è anche andati oltre i 30 metri di profondità, habitat ideale di questa pianta e profondità attualmente tutelata nel Ponente. Il Cea sta chiedendo alla Regione di estendere la tutela ad alcuni siti posti a 40 metri, regno del coralligeno in cui vive la gorgonia, il “corallo del mediterraneo”, ambienti complessi, dove prende forma una grande biodiversità che il Cea ha mostrato con splendide foto e filmati dai siti del “Pappagallo” e della Gallinara.

 

Mostra videofotografica "Sensazioni nel blu"


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